La fenice sul rogo o vero La morte di San Giuseppe, libretto, Napoli, Porsile, 1737

Esemplare consultato: I-Fc (E-VI-3528), testimone unico; pp. 16. Piccolo fregio nel frontespizio. La rilegatura del libretto impedisce la completa leggibilità di alcune porzioni del testo. Nel caso in cui non sia stata possibile la ricostruzione, la lacuna è segnalata da tre puntini posti tra parentesi quadre. A p. 16: «Si concede licenza di stamparsi e di cantar [...] presente oratorio, ma non in chiesa, né [...] sta esposto il Santissimo Sacramento [...], le 24 ore sia il tutto già terminato [...]. 14 marzo 1731. Canonico don Pietro Marco Gizzio».

Sono stati mantenuti: consuolo, Giesù, nieghi passim; frontespizio melodrama; personaggi Arcangiolo; 21 bruggiar, 49 rinovar, 85 infocato, 168 agonizar, 217 inalzerà, 222 lascieran, 222 brugiare, 237 rinasca all'ardor (accettabile considerando la dialefe tra «rinasca» e «all'ardor»), 253 dolcemente inquieta (accettabile considerando la dialefe tra «dolcemente» e «inquieta», oppure la dieresi in «inquieta»), 264 serpendo, 272 absorto, 285 viepiù, 300 ecclissi.

Sono stati emendati: vanti] vanni (lezione della partitura US-NYpm Koch 706), 16 ben] bel (lezione della partitura US-NYpm Koch 706), 36 nò] non, 64 Figuolo] Figliuolo, 102 si] sì, 113 ch'a te t'invita!] ch'a sé t'invita! (lezione della partitura US-NYpm Koch 706), 117 infolto] in folto, 120 oscoso] ascoso, 184 e] è (lezione della partitura US-NYpm Koch 706), 218 Cadendo] Cedendo (lezione della partitura US-NYpm Koch 706), 299 Giuseppo] Giuseppe.

Sono stati scritti su una stessa riga i versi con rimalmezzo, che nell'originale vanno sistematicamente a capo dopo la rima. È stata ripristinata la corretta spaziatura dei versi spezzati, le cui parti vengono, nell'originale, indifferentemente allineate a sinistra.